giovedì 13 dicembre 2007

Ci hanno ripensato


Niente, i tagli agli "stipendi d'oro" nell'impiego pubblico previsti dalla Finanziaria passata in Senato, sono stati bocciati alla camera. Sembrava in effetti troppo bello che i deliquenti rinchiusi nel carcere di massima sicurezza chiamato "Parlamento" avessero avuto la dignità e il rispetto per tutti quelli che non hanno più soldi non a fine mese, neanche al 21 del mese come cantato da Battisti, ma a chi dopo due settimane si trova in grosse difficoltà. Si erano imposti che nessun stipendio statale (categoria che comprende l'impiegato al catasto,il magistrato e il parlamentare) dovesse superare quello del primo presidente della Corte di Cassazione: si sta parlando,per farvi un idea, di 275 mila (duecentosettantacinquemila) euro all'anno. Bene quest'oggi la Camera ha bocciato l'articolo in questione (presentanto da due "crumiri delle vergogna" che rispondo al nome di Massimo Villone e Cesare Salvi). L'articolo prevedeva anche il ritocco agli ingaggi dei signori delle Ferrovie,dell'Alitalia,dell'Anas o delle Poste. Ma in fondo diciamolo,sarebbe stato troppo bello per essere vero e questo "taglio dei tagli" altro non è che l'ennesima VERGOGNA!

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